• Prestito INPDAP Quinquennale


    Prestiti INPDAP Quinquennali 5 AnniL’INPS eroga ai dipendenti e pensionati pubblici iscritti alla Gestione ex INPDAP varie tipologie di prestiti a tassi agevolati.

    Prima di addentrarci nelle proposte di prestito quinquennale dell’INPDAP facciamo una piccola premessa. In seguito alle disposizione contenute nel DL 201/2011 (“Decreto Salva Italia”), poi convertito con modificazioni dalla Legge 214/2011 l’INPDAP è stato soppresso e tutte le funzioni dell’ex Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica sono state trasferite all’INPS a far data dal primo gennaio 2012. Da quella data in poi, quindi, i dipendenti e pensionati pubblici ex INPDAP devono fare riferimento alla Gestione Dipendenti Pubblici dell’INPS.

    I prestiti INPDAP quinquennali, cioè di durata 5 anni, rientrano tra i “Prestiti Pluriennali Gestione Pubblica”. Esistono principalmente due possibilità per i dipendenti e pensionati ex INPDAP che vogliono richiedere questi prestiti: i prestiti pluriennali diretti e i prestiti pluriennali garantiti.

    I prestiti quinquennali diretti sono quelli che vengono erogati direttamente dall’INPS, mentre i prestiti quinquennali garantiti sono quelli che vengono concessi da banche e società finanziarie convenzionate. Di seguito analizziamo tutte le caratteristiche dei prestiti pluriennali diretti, quanto è possibile ottenere a prestito, come si calcolano le rate, i moduli per fare la domanda, ecc.
    Per quanto riguarda i prestiti pluriennali garantiti, invece, ogni banca o finanziaria convenzionata ha delle specifiche proposte, sempre a condizioni agevolate.

    Caratteristiche Prestiti Quinquennali Diretti INPDAP

    Tipologia di prestito

    I prestiti quinquennali vengono erogati con la modalità della cessione del quinto dello stipendio o della pensione. Questo significa che il pagamento delle rate avviene tramite trattenuta in busta paga (nel caso in cui il richiedente sia un dipendente pubblico) o tramite trattenuta sulla pensione (nel caso in cui il richiedente sia un pensionato pubblico).

    Altra caratteristica dei prestiti con cessione del quinto è che l’importo della rata mensile non può eccedere il valore di un quinto (cioè il 20%) della retribuzione netta mensile o della pensione netta mensile.

    Si tratta inoltre di prestiti finalizzati. Vuol dire che l’importo che si riceve tramite il finanziamento deve essere utilizzato per finanziare l’acquisto di un determinato bene o servizio. Come indicato nel regolamento, questi prestiti possono essere richiesti per sostenere delle spese relative a:

    • Calamità naturali, come ad esempio un terremoto, un’alluvione, una tromba d’aria, ecc.
    • Rapina, furto o incendio
    • Trasloco per esigenze familiari o per trasferimento ad altra sede di lavoro dell’iscritto alla Gestione INPDAP
    • Lavori condominiali della casa in proprietà di residenza
    • Manutenzione ordinaria per la casa di residenza, di cui l’iscritto è proprietario, usufruttuario o conduttore oppure in cui l’iscritto convive con i genitori proprietari, usufruttuari o conduttori
    • Installazione di impianti ad energia rinnovabile (esempio fotovoltaico) nella casa dove si risiede
    • Acquisto di autovettura per l’iscritto
    • Nascita di figli o adozione, affidamento pre-adottivo, nascite o adozioni plurime e adozioni internazionali
    • Protesi dentarie e cure odontoiatriche per l’iscritto, il coniuge o i figli
    • Acquisto di un’auto modificata, di carrozzella ortopedica per disabili e portatori di handicap e di protesi di elevato costo
    • Malattia dell’iscritto
    • Decesso di familiari
    • Matrimonio dell’iscritto o del figlio dell’iscritto
    • Iscrizione e frequenza a corsi post laurea di durata non inferiore a 2 anni dell’iscritto, del coniuge o del figlio
    • Casi eccezionali non rientranti nelle motivazioni previste negli articoli precedenti, ma socialmente rilevanti e che, per la loro gravità, richiedono un notevole impegno economico

    Destinatari

    Possono richiedere questi prestiti i dipendenti e pensionati iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, che abbiano almeno quattro anni di anzianità di servizio e quattro anni di versamento contributivo alla predetta Gestione unitaria ex INPDAP.

    Il richiedente dipendente pubblico deve avere un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Chi ha un contratto di lavoro a tempo determinato, non inferiore a tre anni, può ugualmente accedere ai finanziamenti ma con l’obbligo di cedere il trattamento di fine rapporto (TFR) come garanzia.

    Durata

    Il prestito ha durata 5 anni (60 mesi).

    Rata

    Il prestito va rimborsato tramite il pagamento di 60 rate mensili. Come detto in precedenza l’importo della rata è fisso e non può essere superiore a un quinto dello stipendio o della pensione netta mensile.

    Tasso di interesse

    Il tasso di interesse è fisso e pari al 3,50%. A questo vanno poi aggiunti lo 0,50% di spese di amministrazione e il premio fondo rischi, che è un valore che varia in base all’età del richiedente (vedi Tabelle Aliquote Fondo Rischi INPDAP).

    Domanda

    La domanda va presentata esclusivamente per via telematica sul sito dell’INPS. Per accedere al servizio bisogna disporre dell’apposito PIN. Dall’area riservata selezionare quindi “Domande web prestiti pluriennali”.
    All’atto della domanda bisogna allegare tutta la documentazione necessaria richiesta a seconda della finalità per cui si sta richiedendo il prestito.

    Modulo

    Di seguito sono disponibili i link alla modulistica necessaria per accedere ai prestiti quinquennali dell’INPS Gestione Dipendenti Pubblici. I file sono in formato zip e contengono i moduli in formato pdf compilabile. Questo significa che è possibile scaricare il modulo in pdf, compilarlo e poi stamparlo. In alternativa è sempre possibile anche stampare il modulo e poi compilarlo a mano scrivendo in stampatello.

    Estinzione Anticipata

    È possibile estinguere anticipatamente il prestito in qualsiasi momento, versando tutto il debito residuo. In questo modo si otterrà anche un rimborso dell’aliquota fondo rischi per il periodo di abbreviazione della durata.