• Il Prestito INPDAP Conviene?


    Il prestito INPDAP è conveniente o no per i dipendenti e pensionati pubblici? Come fare a valutare se conviene o meno?

    Prestito INPDAP convienePer prima cosa spieghiamo cosa si intende per prestito INPDAP. Sotto questa etichetta possono rientrare infatti tre differenti tipologie di offerte. Con il termine prestiti INPDAP ci si può infatti riferire ai prestiti a tasso agevolato erogati direttamente dall’INPS Gestione Dipendenti Pubblici, ai prestiti erogati dalle banche che hanno stipulato una convenzione con l’INPDAP oppure questo termine può essere genericamente utilizzato anche per indicare i prestiti offerti dalle società finanziarie ai dipendenti e ai pensionati del settore pubblico.

    In riferimento ai prestiti erogati dall’INPS agli iscritti alla gestione ex-INPDAP, si parla ancora di prestito INPDAP, anche se a partire dal 1° gennaio 2012 l’INPDAP è stato soppresso e tutte le sue funzioni e competenze sono passate all’INPS, che ha attivato la Gestione Dipendenti Pubblici. Questi prestiti sono finanziati da un apposito “Fondo Credito” e sono convenienti in quanto prevedono dei tassi agevolati.

    L’offerta prevede piccoli prestiti (durata da 1 a 4 anni) o prestiti pluriennali (5 o 10 anni). Mentre il piccolo prestito INPDAP è un prestito personale, e quindi la somma ottenuta può essere usata come si vuole, il prestito pluriennale è un prestito finalizzato, e quindi la somma ottenuta deve essere usata per finanziare determinate spese. Entrambe queste tipologie di prestiti erogati direttamente dall’INPS Gestione ex INPDAP prevedono la cessione del quinto dello stipendio o della pensione. Hanno quindi il vantaggio di avere una rata fissa (pari al massimo di un quinto dello stipendio o della pensione netta mensile) che viene pagata tramite trattenuta automatica in busta paga o sul cedolino della pensione. Conviene quindi anche perché non c’è quindi il rischio di non riuscire a pagare la rata o di dimenticarsi.

    I prestiti offerti da banche e società finanziarie convenzionate, invece, le condizioni del finanziamento dipendono da banca a banca, fermo restando che per via della convenzione stipulata con l’INPDAP, le condizioni sono più favorevoli per i dipendenti e i pensionati della pubblica amministrazione.

    Lo stesso discorso vale per le finanziarie che erogano prestiti ai dipendenti e pensionati pubblici, anche se non hanno stipulato convenzioni con l’ente.

    In generale, comunque, per valutare se un prestito conviene o meno rispetto ad altri, bisogna sempre confrontare il TAEG, cioè il Tasso Annuo Effettivo Globale, indicatore che esprime il costo totale del finanziamento, incluse le spese di amministrazione, di istruttoria, le imposte e le commissioni. Questo dato deve essere sempre indicato, per legge, sui preventivi e sui messaggi promozionali.

    Quindi se si effettua la domanda all’INPS per l’accesso al credito e si chiedono più preventivi di prestito a società finanziarie convenzionate o no con l’ente previdenziale, confrontando i TAEG è possibile valutare qual è il più conveniente a parità di condizioni.