• Prestiti INPDAP per Dipendenti Scuola


    Prestiti INPDAP scuolaI dipendenti scolastici iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali dell’INPDAP hanno la possibilità di ottenere prestiti a tasso agevolato.

    Il DM 45/2007 ha infatti esteso, a partire dal primo novembre2007 la possibilità di iscrizione alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali dell’INPDAP anche a tutti i dipendenti delle pubbliche amministrazioni.

    Tra i dipendenti della scuola pubblica rientrano docenti (maestri, professori), insegnanti tecnico pratici (ITP), personale ATA (cioè personale Amministrativo, Tecnico e Ausiliario, abbreviato A.T.A.), personale scolastico e parascolastico.

    A partire dall’1 gennaio 2012 l’INPDAP è stato soppresso e accorpato all’INPS per effetto della riforma attuata da Monti al sistema previdenziale italiano. Quindi quando parliamo di INPDAP ci riferiamo alla Gestione Dipendenti Pubblici ex INPDAP dell’INPS.

    La Gestione autonoma delle prestazioni creditizie e sociali è il fondo attraverso cui l’INPS gestisce e finanzia le iniziative sociali ex INPDAP non collegate alla previdenza, come ad esempio i prestiti. Quindi tutti i dipendenti pubblici della scuola iscritti al Fondo Credito possono richiedere prestiti a tassi agevolati.

    Vediamo meglio quali sono le tipologie di prestito offerte dall’INPS ex INPDAP al personale della scuola italiana.

    Piccolo Prestito

    Si tratta di un prestito personale di piccola entità, che deve essere rimborsato tramite la cessione del quinto dello stipendio.

    L’importo della rata è fisso e non può superare il valore di un quinto dello stipendio netto mensile del dipendente. Il rimborso avviene tramite trattenuta mensile in busta paga.

    La durata può essere di uno, due, tre o quattro anni.

    In caso di prestito annuale l’importo del prestito può arrivare fino a un massimo di una mensilità di stipendio (rimborso in 12 rate mensili). Con il prestito biennale l’importo non può superare le due mensilità (rimborso in 48 rate). Se il prestito è triennale l’importo massimo è di tre mensilità (rimborso in 36 rate). Se il finanziamento ha durata quadriennale l’importo ottenibile non può eccedere le quattro mensilità (rimborso in 48 rate).

    Le rate sono composte da una quota capitale e una quota di interessi. Il tasso è fisso e pari al 4,25% (TAN), a cui vanno aggiunti 0,5% di spese amministrative e il premio fondo rischi che è variabile a seconda dell’età del dipendente scolastico.

    Essendo un prestito personale, i soldi ottenuti possono essere utilizzati come meglio si crede.

    Piccolo Prestito Gestione Magistrale

    Si tratta di prestiti riservati agli iscritti alla gestione ex E.N.A.M. (Ente Nazionale di Assistenza Magistrale). A partire dal 31/07/2015 l’ENAM è stato infatti inglobato nell’INPDAP e dall’1/1/2012 è confluito nella Gestione Dipendenti Pubblici dell’INPS.

    Possono richiedere questo finanziamento solo gli insegnanti di scuola dell’infanzia, insegnanti elementari e dirigenti scolastici provenienti dall’ex ruolo dei direttori didattici, iscritti alla gestione ex ENAM.

    Anche in questo caso si tratta di un prestito con cessione del quinto dello stipendio in cui l’importo non può eccedere il 20% (cioè 1/5) dello stipendio netto mensile.

    La durata è di 2 anni e il prestito va rimborsato tramite 24 rate mensili fisse, che vengono trattenute dalla busta paga.

    Il tasso di interesse è dell’1,50% a cui va aggiunto l’1% per le spese di amministrazione e il fondo di garanzia.

    Si tratta di un prestito finalizzato, in cui cioè l’importo che si ottiene deve essere utilizzato per sostenere una determinata spesa. Le motivazioni per cui si può richiedere il Prestito Gestione Magistrale dell’INPDAP sono matrimonio, nascita di un figlio, adozione, decesso di un familiare, manutenzione straordinaria della casa, trasferimento, acquisto auto, malattie gravi, cure dentistiche, estinzione mutuo, acquisto casa.

    Prestito Pluriennale Diretto

    Sono prestiti di durata quinquennale o decennale erogati dall’INPDAP con la modalità della cessione del quinto.

    Il tasso di interesse è fisso e pari al 3,50%, a cui bisogna aggiungere lo 0,50% di spese amministrative e il premio fondo rischi.

    Il rimborso avviene tramite trattenuta in busta paga. Le rate sono fisse e mensili. Il prestito di 5 anni va rimborsato con 60 rate mensili, mentre il prestito di 10 anni va rimborsato con 120 rate mensili. Anche in questo caso l’importo della rata mensile non può eccedere il valore di un quinto dello stipendio e il pagamento avviene in modo automatico con trattenuta in busta pga ogni mese.

    Per poter richiedere questi prestiti bisogna avere un contratto di lavoro a tempo indeterminato con almeno quattro anni di anzianità di servizio e quattro anni di versamenti contributivi. Nel caso si abbia un contratto a tempo determinato, bisogna avere almeno tre anni di servizio e si ha l’obbligo di cedere il TFR (Trattamento di Fine Rapporto) come garanzia della restituzione del capitale ottenuto.

    Essendo un finanziamento finalizzato, l’importo ottenuto può essere usato solo per sostenere le spese di un determinato acquisto. Le possibilità sono differenti a seconda del prestito quinquennale e decennale.

    I prestiti quinquennali possono essere richisti per finanziare spese collegate a rapina, furto, incendio, trasloco, lavori condominiali, manutenzione ordinaria dell’abitazione, calamità naturali, installazione di impianti alimentati con fonti rinnovabili, acquisto automobile, nascita o adozione di un figlio, cure odontoiatriche, malattie, morte di un familiare, matrimonio, corsi post laurea.

    I prestiti decennali possono invece essere richiesti per l’acquisto della prima casa, la costruzione della propria abitazione, il riscatto di alloggi popolari, l’acquisto di una abitazione in cooperativa, l’estinzione anticipata di un mutuo ipotecario edilizio INPDAP, la manutenzione straordinaria, il restauro o il risanamento della casa, gravi malattie di un componente della famiglia.

    Prestito Pluriennale Garantito

    Si tratta di prestiti a tassi agevolati offerti da banche e società finanziarie che hanno stretto una convenzione con l’INPDAP (ora INPS Gestione Dipendenti Pubblici).

    In questo caso la durata, l’importo, i tassi di interessi (TAN e TAEG) e le caratteristiche del prestito variano da banca a banca.

    Le caratteristiche comuni sono che il prestito deve avere durata o quinquennale o decennale e il richiedente è obbligato a sottoscrivere una polizza di assicurazione contro il rischio di morte, di perdita del lavoro o di riduzione dello stipendio.

    Siccome è l’INPS ex INPDAP a fare da garante per questi prestiti, oltre agli interessi e alle spese di amministrazione da corrispondere alla banca che eroga il prestito, vanno pagati anche lo 0,5% di spese di amministrazione all’INPS e il premio compensativo per il rischio di insolvenza (1,5% per i prestiti quinquennali e 3% per i prestiti decennali) sempre all’INPS Gestione Dipendenti Pubblici.